AVIS comunale Baden, 27 settembre 2018

Luciano Senni e famiglia

Siamo addolorati di dovervi annunciare oggi la scomparsa del nostro caro presidente onorario, Luciano Senni.
Insieme a lui se ne va un pezzo di storia dell’emigrazione italiana in Svizzera, e soprattutto se ne va un pezzo di storia dell'AVIS: Baden, la prima sede in Svizzera, la prima sede fuori dai confini nazionali.


Luciano era un grande amico, un nostro fratello, un riferimento per tutti noi.
I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla famiglia.
Luciano, resterai per sempre nei nostri cuori, non ti dimenticheremo mai.

Sono entrato tardi in AVIS. Luciano c’era già e aveva ereditato da Alberto Carrara la presidenza di quella che a quel tempo si chiamava sezione di Baden. Era stata la prima Avis comunale della Svizzera e sotto la guida di Alberto e poi di Luciano era di esempio per tutte le realtà della confederazione. La nostra conoscenza a quel tempo era limitata alle varie manifestazioni che le comunali organizzavano in occasione degli anniversari. Ma ci si ritrovava anche regolarmente alle assemblee annuali e naturalmente a quella che era stata denominata “Giornata di lavoro”. Tutto questo fino al 1983 quando lo stato di salute di Alberto Carrara peggiorò e lo sostituii come presidente regionale.

Fu anche il momento che per proseguire nella pubblicazione del periodico AVISvizzera che Alberto aveva fondato assieme ad Emilio Violi allargammo la redazione a Vittorino Pauletti e Luciano Senni. Una collaborazione che prosegui per venti anni. Successivamente anche Luciano entro nel direttivo regionale come consigliere, presidente dei probiviri, di nuovo come consigliere fino al 2011. Erano gli anni della prima generazione, si faceva molta attività e in questo campo Baden con Luciano in testa era fra i più attivi, le marce, le feste, tutte quelle cose utilissime per l’associazione ma che abbisognavano di tanti volontari. E questo penso sia stato uno dei meriti più grandi di Luciano, essere riuscito a sensibilizzare tanta gente a collaborare, a contribuire praticamente affinché le feste, le corse, le gite potessero essere un successo. Devo anche confessare che non sempre eravamo della stessa opinione. Lui riteneva (sicuramente a torto) che il suo sugo per la pasta fosse meglio di quello di Uster. Su questo tema non abbiamo mai trovato un accordo mentre invece come AVIS la nostra collaborazione ritengo sia stata piacevole per tutti e due e sicuramente per il nostro sodalizio. Porgo a Velia e alla sua famiglia le mie condoglianze e di tutti gli avisini di Uster.

Vittorino Marsetti

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