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Ingresso gratuito a musei, aree e parchi archeologici gestiti dallo Stato per cittadini italiani all'estero iscritti all'AIRE per gli anni 2021, 2022, 2023. In attuazione dell’articolo 1, comma 89,...

Quest'anno si parla molto del vaccino antinfluenzale anche in relazione al Covid-19. Abbiamo chiesto al Prof. Marco Tinelli, infettivologo dell'Istituto Auxologico, di parlarci del vaccino...

L’AVIS è un’associazione che: non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione ecc. Il razzismo è e deve essere un sentimento estraneo al nostro credo. Una dimostrazione...

 

RICORDI

Quest’anno abbiamo concluso la nostra offerta culturale con il concerto “Un palco all’opera” del 31 marzo u.s. Anche tutta la nostra attrezzatura gastronomica è stata liquidata ed il magazzino disdetto. Continuano le nostre donazioni collettive, la prossima avrà luogo il 31 ottobre. Nel momento in cui la nostra attività sta diminuendo è bello ricordare un momento molto particolare quando il 19 giugno 1988, 732 avisini da Torino vennero a farci visita. Nel seguito riportiamo l’articolo pubblicato sul Corriere AVIS di Torino nel luglio di quell’anno.

Grande incontro con l'Avis svizzera

Quattordici pullman e 732 partecipanti alla gita a Uster coronata da vivo successo

CORRIERE AVISQuattordici Pullman si sono mossi da piazza Castello, la mattina del 19 giugno, mentre incominciava a piovere. Acqua, vento e nuvoloni accompagnavano i 732 gitanti (di cui circa 500 volontari) che per oltre duecento chilometri hanno scrutato il cielo non perdendo mai la speranza. Poi, affrontato il pendio che porta al Gottardo, il miracolo, Un venticello giusto sì e preso le nubi e le ha spazzate via, come per incanto. Cosi in perfetto orario e con il sole la colonna e giunta ad Altdorf dove Vittorino Marsetti, con figlia e genero erano pronti ad indirizzare i pullman nel parcheggio ed a favorire l'imbarco sui battelli. Pochi minuti per il trasbordo e via, sul lago dei quattro cantoni, alla volta di Lucerna. Consumato il pranzo a bordo, scattate le fotografie di rito e respirata a pieni polmoni l'arietta pulita e frizzante, lo sciame degli avisini lasciati i battelli si sparpagliava per le vie della graziosissima Lucerna. La visita ai due storici ponti, agli affreschi variopinti, ai negozi di ogni genere ripagava tutti delle fatiche del viaggio. Poi la ripresa dei pullman e l'avvio agli alberghi convenzionati, con la guida dei giovani avisini di Uster e la sorveglianza degli attentissimi capi Pullman torinesi. Il tempo di darsi una rinfrescata e via di nuovo per raggiungere Uster. In un capannone festosamente addobbato e preparato magnificamente dai nostri connazionali erano pronte le tavole per ospitare mille e più commensali. A servire la cena, con zuppa di miglio, ricco piatto guarnito, dolce e caffe gli amici dell'Avis svizzera, le loro mogli, i loro figli con un'organizzazione, una sollecitudine, un garbo ed una cortesia che hanno sinceramente commosso tutti i presenti. Tra loro il console d'Italia a Zurigo, il rappresentante dell'amministrazione svizzera di Uster, i giornalisti curiosi di vedere questa imponente massa di avisini, don Carlo che avrebbe dovuto celebrare la Messa il mattino dopo e tutti gli avisini di Uster che avrebbero poi ricevuto le benemerenze al merito trasfusionale. Sul palco, per interrompere l'attesa tra una portata e l'altra, uno spettacolo di arte varia con i celebri cori, il balletto spagnolo, e l'orchestrina che, ovviamente, eseguiva musiche italiane o le vecchie melodie care a tutti. L'ingresso dell’unica banda musicale formata esclusivamente da italiani residenti in Svizzera scatenava l'entusiasmo generale. Intanto il «macellaio» di Uster, amico di Vittorino Marsetti, arrostiva le gustose salsicce che andavano a ruba con i boccali dell’ottima e fresca birra. Poi i danzatori spagnoli iniziato lo spettacolo sul palco e finito tra le tavolate, creavano un'atmosfera di sincera, affettuosa, gaia festa in famiglia. Si chiudeva così la prima giornata dei torinesi in Svizzera. Sveglia alle 7 la domenica mattina, prima colazione con abbondanti fette di prosciutto, pezzi di formaggio, burro, marmellata e caffè latte in abbondanza e poi via per il santuario di Einsiedeln. Splendido. Interessante anche la visita al Diorama (un artistico presepio con la riproduzione fedele di Betlemme) ed ancora più apprezzato il «Panorama “con l'esatta visione della passione e morte di nostro Signore Gesù. Ancora una sorpresa attendeva gli avisini torinesi. Presente ad Einsiedeln, perché nel pomeriggio si sarebbe tenuta una grandiosa celebrazione d'amicizia fra i popoli, con la presenza di oltre 5.000 nostri emigrati, il Vescovo di Squillace (Catanzaro) ha voluto celebrare la Santa Messa per gli avisini. E la chiesa scelta per il rito era gremita di torinesi. O meglio di abitanti a Torino poiché è noto come tra gli avisini torinesi la presenza di meridionali o di volontari provenienti da. altre Regioni italiane supera quella dei nati nella nostra città. Ed è stato quindi un altro momento di vera comunione fra tutti gli avisini amanti della pace, della fratellanza e della solidarietà. Poi rientro ad Uster e pranzo ancora preparato da Vittorino Marsetti e da tutti i suoi bravissimi collaboratori. Tra una portata e l’altro entusiasmo ed applausi a non finire. A Marsetti, che ha impegnato moglie, figlia, genero ed anche la suocera della figlia, al macellaio che ha servito un arrosto buonissimo e tenerissimo, a Giacomo che teneva i contatti con l'esterno con il radiotelefono ed a tutti coloro che almeno per un mese di seguito si sono dati da fare per consentire la brillante riuscita di questa manifestazione: grazie! Grazie veramente di cuore da parte di tutti i partecipanti i quali si augurano di poter ricambiare, prima o poi, tutta questa grandissima prova di affetto. Verso le 16 la partenza per Torino. Alcuni pullman per la via del San Bernardino, altri ancora per il Gottardo. L'arrivo un paio d'ore dopo il previsto, ma con tanta voglia di ripetere in futuro analoghe manifestazioni. I ringraziamenti: a Vittorino Marsetti con un abbraccio forte forte a tutti gli amici italiani che operano in Svizzera. Ai capi pullman: Giulio Alciati, Palmira Merlo, Graziella Torta, Giovanna Astore, Agostino e Valeria Cammarata, Edgardo ed Anna Papurello, Antonio Maccagno, Antonella Marino, Tommaso Lovaglio, Adriana Furia e Riccardo Oddenino. E grazie di cuore anche ai validissimi medici Cinzia Barberis e Gianni Sperone, per l'occasione anche capi-pullman (e che si sono prestati altresì, strada facendo, per soccorrere alcune vittime di un brutto incidente stradale capitato pochi minuti prima che giungesse il loro pullman). Arrivederci a tutti!

Vittorino Marsetti, Sandro Fisso e l'Immancabile Benny, animatori della gita. l'arrivo a Fluelen In attesa dell'Imbarco sul tre battelli noleggiati appositamente dall'Avis torinese.
 Vittorino Marsetti, Sandro Fisso e l'Immancabile Benny, animatori della gita.  l'arrivo a Fluelen In attesa dell'Imbarco sul tre battelli noleggiati appositamente dall'Avis torinese.
Landihalle con 1100 avisini Le mogli e i familiari dei nostri emigrati che hanno preparato e servito il pranzo
Landihalle con 1100 avisini Le mogli e i familiari dei nostri emigrati che hanno preparato e servito il pranzo
 La Banda della  Baracca  di Egg  Corni delle alpi
 La Banda della Baracca di Egg  I corni delle  alpi
Balletto spagnolo Coro Jodler
Balletto spagnolo Coro Jodler
consegna di torelli Gli organizzatori
consegna di «torelli» al console italiano a Zurigo  Gli organizzatori

 

 

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